martedì 24 maggio 2011

La resa

Uno dei miei motti quando sono in viaggio è "Paese che vai, cibo che trovi".
Perchè il cibo caratterizza un luogo molto più di una chiesa, di un monumento o di un luogo. E così in Francia sotto con i formaggi puzzolenti, in Scozia per forza aringa affumicata a colazione, in Spagna churrascos imbevuti di olio nella cioccolata calda, in Portogallo baccalà in tutte le forme.
E che rabbia vedere all'estero i ristoranti italiani pieni di italiani!

Da quattro giorni sono a Monaco per una conferenza; e così negli ultimi giorni ho mangiato l'equivalente di carne che mangio in 2 mesi, e bevuto tanta birra quanto un italiano medio beve in un paio di settimane.
Wurstel, cotolette, costolette di maiale, crauti, knodel imbevuti di burro, patate fritte, insalate condite con salsine piene di maionese.

E così stasera ho ceduto.
Ristorantino italiano sotto l'hotel; camerieri italiani gentilissimi in mezzo a gente bionda che parla una lingua insopportabile, antipastino di verdure grigliate, scarpetta, spaghetti con pomodoro olive e capperi, quartino di Nero d'Avola.

Mi sento rinato, il sangue che ricomincia a farsi strada tra grumi di colesterolo, i reni che ringraziano per l'astinenza da birra, quella sensazione di sazietà leggera che solo un piattone di pasta ti regala.

Gute nacht!

lunedì 16 maggio 2011

Gli auguri in ritardo valgono ancora?

Oggi mi è improvvisamente venuto in mente che due mesi fa avevo cominciato a scrivere un post sul 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Fortunatamente "Blogger" conserva tutto e così posso ripartire da dove l'avevo lasciato.

Oggi è il 17 marzo 2011, compleanno della nostra giovane Italia che compie 150 anni.
Fino a qualche mese fa la cosa mi avrebbe lasciato indifferente; probabilmente avrei pensato soltanto al giorno di vacanza guadagnato in una primavera avara di altre occasioni festive. Fino a qualche mese fa per me Italia era solo quando giocava la nazionale di calcio e cantavamo l'inno tutti insieme; ma dopo la partita di nuovo tutti contro tutti.
Tutti contro tutti perchè io sono meglio di te, perchè io lavoro e tu rubi, perchè tu rubi e io non trovo lavoro, perchè io pago le tasse ma ho il binario unico, perchè tu non paghi le tasse ma vuoi i servizi efficienti. Perchè forse fu davvero un errore costringerci a questa convivenza forzata; costretti a considerare un'unica cosa le dune desertiche delle spiagge vicino Gela e i ghiacciai intorno a Livigno, la Magna Graecia della Calabria Ionica e i Celti dell'Italia settentrionale.

E invece mi sbagliavo, mi sbagliavo per ignoranza...anzi per mancanza di conoscenza. Adesso so che l'Italia è una, e so di essere italiano tra gli italiani. Ci sono un milione di ragioni diverse che me l'hanno fatto capire, ma non ho il tempo di elencarne nemmeno una.

E allora semplicemente...auguri Italia, da un italiano.