giovedì 16 giugno 2011

Quando riuscivo ancora ad alzare gli occhi al cielo e sognare - Luna Rossa

Al chiaro di luna by Beethoven on Grooveshark

Stasera c'è stata un'eclissi totale di Luna; mi verrebbe quasi da dire, una delle tante. Perchè in effetti le eclissi di Luna sono abbastanza comuni. Ce ne sono almeno due l'anno, e sono visibili da circa metà mondo, o perlomeno quella parte di mezzo mondo in cui il cielo è sereno.
Oggi c'era forse qualcosa di speciale in quest'eclissi: capitata in una splendida sera di inizio estate, in un orario comodo e quindi visibile a tutti quelli che passeggiando per le vie della città (una qualunque) alzavano gli occhi al cielo stando attenti a non macchiarsi la maglietta di gelato alla nocciola.
E io?
Stasera avevo un impegno, niente di speciale, una partitella a calcetto tra amici. E così, io l'ho mancata. Mentre ingurgitavo a fine partita una bottiglietta d'acqua mi sono accorto: la Luna rossastra con uno spicchio bianco, segno che la fase di totalità era praticamente conclusa.
Ci sono quasi rimasto male, quello spettacolo della Natura lì sulla mia testa...e io che correvo dietro a una palla.
E allora ho ripensato a quando ero un po' più piccolo, quando era da poco nata in me quella bellissima passione per l'astronomia che mi ha accompagnato poi per tanti anni. Quando per un'occasione del genere, che poteva essere un'eclissi di luna o un'occultazione stellare o il transito di Io su Giove, tutto intorno a me passava in secondo piano, e rimanevo ore e ore col naso all'insù, a sognare. Perchè cos'altro si può fare sotto un cielo stellato?