lunedì 16 maggio 2011

Gli auguri in ritardo valgono ancora?

Oggi mi è improvvisamente venuto in mente che due mesi fa avevo cominciato a scrivere un post sul 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Fortunatamente "Blogger" conserva tutto e così posso ripartire da dove l'avevo lasciato.

Oggi è il 17 marzo 2011, compleanno della nostra giovane Italia che compie 150 anni.
Fino a qualche mese fa la cosa mi avrebbe lasciato indifferente; probabilmente avrei pensato soltanto al giorno di vacanza guadagnato in una primavera avara di altre occasioni festive. Fino a qualche mese fa per me Italia era solo quando giocava la nazionale di calcio e cantavamo l'inno tutti insieme; ma dopo la partita di nuovo tutti contro tutti.
Tutti contro tutti perchè io sono meglio di te, perchè io lavoro e tu rubi, perchè tu rubi e io non trovo lavoro, perchè io pago le tasse ma ho il binario unico, perchè tu non paghi le tasse ma vuoi i servizi efficienti. Perchè forse fu davvero un errore costringerci a questa convivenza forzata; costretti a considerare un'unica cosa le dune desertiche delle spiagge vicino Gela e i ghiacciai intorno a Livigno, la Magna Graecia della Calabria Ionica e i Celti dell'Italia settentrionale.

E invece mi sbagliavo, mi sbagliavo per ignoranza...anzi per mancanza di conoscenza. Adesso so che l'Italia è una, e so di essere italiano tra gli italiani. Ci sono un milione di ragioni diverse che me l'hanno fatto capire, ma non ho il tempo di elencarne nemmeno una.

E allora semplicemente...auguri Italia, da un italiano.

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